Capitolo 2 - ELEMENTI LEGISLATIVI E DI CIRCOLAZIONE AEREA
I "CONI" DI EFFICIENZA
Anche se fornire dettagliati elementi di navigazione esula dagli scopi di questo manuale, rivolto agli allievi (esistono
ottimi testi per chi vuole pianificare precisamente i propri voli di distanza), il concetto di 'cono di efficienza'
È utile ed interessante.
Se È vero che un parapendio atterra praticamente ovunque vi sia una piccola zona priva di ostacoli, già
un deltaplano ha maggiori esigenze di spazio. Con entrambi i mezzi, poi, ci si può trovare in notevoli
difficoltà sorvolando boschi o terreni molto impervi. Per tale motivo una regola d'oro recita: 'prima di
abbandonare un possibile atterraggio accertarsi di poterne raggiungere con certezza un altro'.
Questo può essere fatto utilizzando i citati 'coni di efficenza': se la nostra vela ha un'efficienza di 6:1
possiamo immaginare un enorme 'cono' rovesciato il cui vertice sia nel centro del possibile atterraggio. L'inclinazione
delle pareti del cono sarà proprio di 6:1 (per ogni metro di altezza il cono si 'allarga' di 6 metri). Due
possibili atterraggi individueranno due coni, tre possibili atterraggi tre coni e così via. Ne risulta un'immagine
come quella riportata in figura 2-5.
Gli spostamenti dovrebbero essere fatti restando sempre all'interno di almeno un cono: questo significa, in pratica,
che uno spostamento 'sicuro' ad una certa quota (al di sopra della linea di intersezione tra due coni) non lo È
più se effettuato ad una quota più bassa.
Deve naturalmente essere tenuto presente l'effetto di un eventuale vento, che inclina tutti i coni in modo proporzionale
alla propria velocità, ma nella direzione contraria (quasi li richiamasse a sÈ).
Figura 2-5.Coni di efficienza per valutare a quale quota È
possibile decidere di cambiare campo di atterraggio; notare in quale modo la forma dei coni viene influenzata dalla
presenza del vento.